"... All in all you're just another brick in the wall ..." SLAVE TO NONE!

lunedì 12 marzo 2007

Per me è una terza, coppa D...


Pizzata per pochi intimi a casa di Vito, del Genna e del Dami.

All'ultimo si unisce quel gran genio di Nino, detto anche il "Talebano", per la sua inquietante fisiognomica! Nino è un esemplare maschio di calabrese verace, colore della carnagione olivastra, mani grosse e tozze pronte per catturare al volo i cinghiali della Sila, un fascio di muscoli, senza grassi aggiunti quelle mani da yeti!

L'aspetto meridio è accentuato dalla barba, lasciata crescere a dismisura perchè a suo dire attira il gentil sesso come il miele attira gli orsi. Ma diciamocelo, Nino è un grizzly. Soprattutto quando mangia, ma è pronto a trasformarsi in un mansueto furetto(se l'avessi chiamato puzzola europea magari se la prendeva, invece così non c'è rischio!). La trasformazione avviene quando Lui sa qualcosa e gli altri invece la ignorano. A quel punto è irrefrenabile la sua voglia di indottrinare, educare, istruire, di pavoneggiarsi perchè Lui sà di sapere che gli altri non sanno. NINO C'E'!

Nella pizzata dell'altra sera, verso le 23:30 abbiamo acceso la Tv e si è fatta una carrellata dei vari canali. Essendo sabato, su Italia7 Gold, a quell'ora ci sono i film sexy anni '70 e '80, lo sanno tutti! Beh lì è esploso il Nino CiccioBomboCannoniere col suo cavallo di battaglia: la conoscenza a menadito delle misure dei reggiseni!!! Generalmente dopo la lezioncina sulle taglie sfodera il suo cellulare e dice "Te l'ho fatto leggere quel messaggio che mi ha mandato quella mia amica di 45 anni?". L'unico modo per frenare la sua voglia di raccontare le gesta erotiche fra lui e la sua immaginaria Tatona è dirgli: "Si me lo dicesti, sei un grande Nino!".

Nella foto il pitbull che addenta la pizza è prorpio Nino il caruso. Aveva detto di prendergli un gusto qualsiasi, basta che non ci fossero verdure, che Lui dice facciano male. Beh allora che potevamo prendergli se non una bella Diavola corretta? Alla richiesta di una diavola bella piccante il pizzaiolo ha detto al compare di metterci "quello che sanno loro"!! Io vi dico che a cartone chiuso l'odore di piccante di quel mostro di pizza mi ha fatto seccare le lenti a contatto.

Lui, maestro di stile e di impostazione vocale, l'ha aperta e alla visione di quel rosso pompeiano che campeggiava sulla mozzarella ha proferito: "Che cazzo di roba è?". Intanto l'addentava e a bocca piena ha proferito qualcosa tipo "E' immangiabile!". Noi abbiamo detto che era una semplice diavola, una zolletta di zucchero per un mangiatore di soppressate e di 'nduja come Lui.
Beh a quel punto era stato colpito nell'intimo, nell'orgoglio, nel suo essere uomo di calabria che mangia piccante! E l'ha finita tutta anche il crostone! Alla fine come nelle migliori parabole delle Sacre Scritture ci ha voluto lasciare un insegnamento: "Voi non sareste riusciti a mangiarla, non la ordinate più sta pizza che ci mettono la conserva di peperoncino e può far male a chi non è abituato come voi."!! NINO C'E'!

Poi vabbè, siccome il pistolotto non bastava, ha voluto intrattenerci con una lezione sull'etimologia di parole dal significato ambiguo come frigorifero e televisione. Rendiamo grazie a NINO!

Salvo a quel punto l'ha presa a male, si è sbronzato con 6 bottiglie da 3/4 di birra tedesca per palati fini e con della Ceres Stout. Quando l'ha presa non credeva fosse Stout nonostante sulla confezione ci fosse una scritta bianca mastodontica: S-T-O-U-T!

Per fortuna per qualcuno le cose da imparare sono state più dolci, più lievi. Jimbo ha scoperto una nuova nazione, la Tanzania, per lo meno questo è quello che ha capito lui...

Alla prossima pizzata!

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