"... All in all you're just another brick in the wall ..." SLAVE TO NONE!

sabato 20 settembre 2008

ARENA DI VERONA 17 Settembre 2008

Mi fido di te, che cosa sei disposto a perdere?

martedì 9 settembre 2008

Caramelle non ne voglio più!

giovedì 22 maggio 2008

Blunt, James Blunt!

domenica 30 marzo 2008

13-14 aprile 2008

martedì 6 novembre 2007

Enzo Biagi


Intervistato a "Le Iene"



Roberto Saviano



Pierpaolo Pasolini



Silvio Berlusconi



Roberto Benigni sulla scesa in campo di Silvio B.



Roberto Benigni sull'editto bulgaro

martedì 30 ottobre 2007

FUORI DAL TEMPO, TREMENDAMENTE...

"L'obiezione di coscienza è un diritto che deve essere riconosciuto alla vostra professione permettendovi di non collaborare direttamente o indirettamente alla fornitura di prodotti che hanno per scopo le scelte chiaramente immorali, come per esempio l'aborto e l'eutanasia".

Parole assurde di Benedetto XVI rivolte ai farmacisti cattolici.

"Non è possibile anestetizzare le coscienze sugli effetti di molecole che hanno lo scopo di evitare l'annidamento di un embrione o di cancellare la vita di una persona. Il farmacista, importante intermediario tra medici e pazienti, deve invitare ciascuno a un sussulto di umanità, perchè ogni essere sia protetto dalla concepimento fino alla morte naturale".

Risposta del segretario di Federfarma, Franco Caprino: "E' un obbligo per i farmacisti, così come previsto dalla legge, garantire ai cittadini di trovare in farmacia i medicinali prescritti dal medico". Caprino sottolinea così il ruolo delle farmacie che per altro non possono fare obiezione di coscienza nella vendita di medicinali, come per esempio la pillola del giorno dopo, così come previsto dalla legge.

Il Papa ha poi "E' necessario che le diverse strutture farmaceutiche, i laboratori e i centri ospedalieri abbiano la preoccupazione della solidarietà nell'ambito terapeutico, per permettere un accesso alle cure e ai farmaci di prima necessità a tutti gli strati della popolazione, in tutti i Paesi".

A me sembrano parole più che mai fuori dal tempo. Se un farmacista deve rifiutarsi di distribuire i farmaci prescritti dal medico ai clienti allora facesse un altro mestiere, è assurdo! Ci manca solo che nelle industrie farmaceutiche ora i cattolici si mettano a manipolare le ricette dei farmaci...